giovedì 11 aprile 2013

Definizione Valmarecchia o Montefeltro?

E’ un po’ di giorni che medito sul nome adatto della zona in cui vivo e dove mi piace preparare delle escursioni. Non ci sono cartelli stradali e sentieristici che chiariscano la questione. Dalla riviera si trova ogni tanto i cartelli della marecchiese ss258. Il Montefeltro è regione storica dell’Italia centrosettentrionale, come una gemma incastonata, tra Romagna, Toscana, Marche e Repubblica di San Marino. L’alta Valmarecchia coincide in buona parte con il Montefeltro, in quanto i duchi di Urbino hanno governato in questa zona, mentre il restante fu ad appannaggio dei signori di Rimini, ovvero i Malatesta. Il fiume Marecchia, nasce etimologicamente dal latino maricula, cioè piccolo mare, poiché la zona della foce era estesa e si confondeva con il mare. La zona poteva essere più o meno l’attuale via Roma. Il fiume anticamente si chiamava Ariminus o Arminus, credo, probabilmente originata da una parola etrusca che possiamo scrivere come Armin o Armine. Questa zona (Montefeltro o Valmarecchia media e Alta) non nasce come appendice della riviera ma fu il contrario. I primi siti erano posti sulle cime della vallata vedi ad esempio Verucchio e San Leo e poi per motivi di collegamenti mercantili sono scesi fino al mare. Si legge sul sito della comunità montana: "L’Alta Valmarecchia è il cuore antico del Montefeltro: meta e soggiorno, fin dall’antichità, di uomini illustri e famosi, da Dante a San Francesco, da Cagliostro ad Ezra Pound, in questi ultimi tempi ha rafforzato la sua capacità d’attrazione turistica. L’Alta Valmarecchia offre paesaggi naturali variegati, una vegetazione che sa essere aspra ed avvolgente, boschi fitti, habitat di una fauna ricca e rappresentativa, il tutto arricchito da improvvisi balconi panoramici, dove lo sguardo si perde all’orizzonte, fino a vedere il mare. Da segnalare il Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, di 4847 ettari, situato nelle provincie di Rimini e Pesaro e Urbino, costituito per il 50% dal territorio comunale di Pennabilli". fonte: http://www.cm-novafeltria.ps.it/ Credo che sia questa la definizione che apprezzo di più: Valmarecchia cuore antico del Montefeltro. Di Luca Tentoni

sabato 6 aprile 2013

Organizziamoci!

Ripensare ai giorni scorsi, cercando di organizzare una route di tre giorni mi viene da sorridere. Piano A: sentiero degli Ulivi (Assisi Spello), bocciato per manutenzione conduttura acqua (sentiero chiuso e si può percorrere solo la strada asfaltata...);Piano B. Ci dovrebbe essere sempre un piano B: Attraversata monte Catria da Frontone a Cagli (PU)...bocciata. Troppa neve,cabinovia incerta sul funzionamento per motivi meteorologici e i rifugi sono chiusi fino al 25 aprile. Allora escogitiamo il piano C. Dal Passo di Via Maggio fino a La Verna. Per la settimana santa si presterebbe alla perfezione..., ma spendere 45 euro per dormire e prima colazione per dei pellegrini mi sembra troppo. La Verna bocciata. Piano D: sentiero Cai 99 tra Perticara fino Pennabilli e poi raggiungere San Leo. Tutto pronto, ma il meteo è pessimo. Soprattutto nella giornata di sabato avremmo incontrato coi bambini molte difficoltà essendo una zona ricca di ruscelli e rivoli d'acqua. E allora? Piano E. Eccisiamo finalmente! Spoleto (PG) - Sant'Anatolia in Arco (valnerina). Una giornata alle terme francescane di Cannara e così abbiamo fatto. In questa stagione l'appennino mostra i suoi gioielli più nascosti. Beh, a dire il vero il CAI di Spoleto e di Foligno da tempo hanno preparato questo bel percorso su una ex ferrovia abbandonata. L'ultimo treno è partito da Norcia il 31 luglio 1968. Poi la ferrovia a scartamento ridotto è stata smantellata. Merita, merita.Di Luca Tentoni