giovedì 21 marzo 2013

Senza radici ai piedi

Nel libro Il Profeta di Gibran si legge: "Noi gli erranti sempre alla ricerca della strada più solitaria, mai iniziamo un giorno là dove ne abbiamo terminato un altro, ed ogni levare di sole non ci trova là dove abbiamo ammirato la luce del vespro. Anche quando la terra dorme viaggiamo". L’uomo è raffigurato spesso come un pellegrino , un pellegrino del tempo. Un tempo che scorre senza sosta. Si evince che l’uomo non è il padrone del tempo. Ma è il tempo che offre una chance verso un progresso, una crescita, una progettualità attraverso un cammino. Ogni tanto mi capita di riflettere sulle tematiche legate alle salite, al viaggioo al pellegrinaggio. Ricordo che anni e anni fa lessi un testo celebre dell filosofo G. Marcel "Homo Viator" cioè noi siamo viaggiatori. L’uomo vede se stesso come un essere in cammino. Ma verso dove procediamo? Si tratta di darsi uno scopo o una meta. Egli nel testo parla di significato. Di Luca Tentoni

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